Otranto in agriturismo

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Un agriturismo a Otranto può essere la soluzione più originale per quanti cerchino un approccio differente verso l’idea di vacanza, con l’intento di vivere un’esperienza autentica, un vero viaggio di immersione all’interno del territorio che fa da scenario al tutto.

La storia di Otranto è una delle più confuse, altalenanti e percosse del panorama salentino, una storia di fasti e rovinosi tonfi, di gloria mercantile e sottomissione politica, che ha permesso al tessuto urbano di crescere e contrarsi periodicamente e di colorarsi di arti e saperi che furono specchio dell’altrove, del lontano. La componente rurale è quella che più incarna lo spirito radicato del suolo natio, nata direttamente all’interno della dimensione territoriale e contaminata anch’essa da accezioni orientali che si rifrangono anche nell’alimentazione; il patrimonio nasce con l‘intento di tramandare di generazione in generazione un sapere sviluppato e perfezionato nei modi e nei tempi e che oggi si fa simbolo identitario.

L’agriturismo a Otranto è arte, esplorazione conoscitiva, esperienza sensoriale che coinvolge l’intero sistema percettivo e attraverso di esso approfondisce la realtà del posto; il turista entra nella vacanza e si lascia inglobare dalle dinamiche del posto, non si accontenta di contemplarla dall’esterno, non è spettatore ma attore attivo. All’interno delle masserie otrantine, la vera epopea del territorio si dirama in tutte le sue vicissitudini, mostra il dolore di un retaggio povero e affannato, le paure delle minacce dell’Est, la preservazione delle conoscenze, le dinamiche agresti.

La gastronomia in Salento acquista un’accezione del tutto particolare, si lega all’artigianato e all’agricoltura, alle dimore antiche che rinascono sotto forma di strutture ricettive, all’arte in pietra leccese e insieme rimandano all’intero patrimonio identitario territoriale.

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